Di Marta Giarrizzo
Informazioni
Autore: Marta Giarrizzo
CE: Pathos Edizioni
Pubblicazione: 2023
Genere: romanzo
Pagine: 244
Prezzo: 16.00
"Volevo solo giocare" è un romanzo che tocca un argomento ancora poco esplorato nel mondo dello sport, specialmente nel calcio: l'omosessualità. Marta Giarrizzo ci porta nel cuore della vita di Alessandro Marini, un giovane calciatore che, pur di raggiungere il suo sogno di giocare a livelli professionistici, deve nascondere un pezzo fondamentale della sua identità.
La storia segue le vicende di Alex, come viene chiamato dai suoi amici e colleghi, un ragazzo che ha sempre messo il calcio al centro della sua vita. Sin da piccolo ha lavorato duramente per scalare le gerarchie delle squadre giovanili, arrivando a ottenere un posto in una prestigiosa squadra, la Nikitus. Tuttavia, dietro la sua ascesa calcistica si cela una grande fatica: mantenere segreto il suo orientamento sessuale. L'ambiente del calcio, ancora impregnato di pregiudizi, non permette che Alex possa vivere apertamente la sua sessualità, costringendolo a vivere una doppia vita.
La trama ruota attorno al suo desiderio di successo e alla difficile decisione che deve prendere: continuare a nascondere chi è veramente per proseguire la sua carriera, o rischiare tutto per vivere apertamente il suo amore. Quando un nuovo compagno di squadra entra in scena, Alex inizia a mettere in discussione le sue scelte e il senso stesso dei suoi sacrifici. Il romanzo lo porta a confrontarsi con la propria coscienza, chiedendosi se sia giusto sacrificare l’amore per il successo.
Uno dei punti di forza di questo romanzo è sicuramente la delicatezza con cui l'autrice tratta il tema dell'omosessualità in un contesto tanto maschile e conservatore come quello del calcio professionistico. Nonostante la narrazione mantenga un tono leggero e scorrevole, Giarrizzo non si tira indietro dal mostrare le difficoltà quotidiane che Alex affronta, non solo sul campo, ma anche nella sua vita personale. Il suo viaggio emotivo è profondo, e il lettore si ritrova immerso nei suoi dubbi e nelle sue paure.
Il personaggio di Alex è ben costruito, dotato di una forte determinazione ma anche di insicurezze, che lo rendono umano e vicino al lettore. Il suo rapporto con la famiglia, specialmente con la sorella minore, è un aspetto toccante della storia, che mette in luce l'importanza dei legami familiari in momenti di crisi personale. Anche i personaggi secondari, come i compagni di squadra e l'allenatore, contribuiscono a dare spessore alla trama, offrendo uno sguardo variegato su come la società sportiva reagisce a questioni delicate come l'identità sessuale.
Nonostante alcuni refusi qua e là, la scrittura di Giarrizzo è fluida e piacevole. La narrazione, alternata tra il punto di vista di Alex e altri personaggi, aggiunge dinamismo alla storia, mantenendo alta l'attenzione del lettore. I dialoghi sono realistici e riflettono le tensioni e le emozioni che i protagonisti provano in ogni fase della vicenda.
"Volevo solo giocare" è un libro che invita a riflettere sull'importanza di essere sé stessi, indipendentemente dalle aspettative altrui. Marta Giarrizzo ci ricorda che l’amore, in qualsiasi forma si presenti, non dovrebbe mai essere motivo di vergogna o sacrificio. Un romanzo consigliato a chi ama le storie di crescita personale e desidera un calcio che, forse, un giorno potrà davvero essere un luogo inclusivo per tutti.
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