Il filo spezzato
- Francesca Scuccia
- 20 gen
- Tempo di lettura: 2 min
Di Francesca Cunsolo
Informazioni
Autore: Francesca Cunsolo
CE: autopubblicazione
Pubblicazione: 2024
Genere: memorie
Pagine: 136
Prezzo: 10.00

Francesca Cunsolo, con il suo "Il filo spezzato", ci trasporta in un mondo che pulsa di vita autentica, di memorie vibranti e di storie cariche di emozione. Questo libro, un’opera di sole 136 pagine, è un vero gioiello che riesce a combinare semplicità stilistica e profondità narrativa. Ambientato in un’epoca in cui la sopravvivenza quotidiana richiedeva ingegno e resistenza, il testo ritrae scene di vita familiare, fortemente legate al dopoguerra. Ogni pagina è una finestra su un passato fatto di sacrifici, privazioni e momenti di rara felicità, quando "avere la pancia piena e di che coprirsi rasentava la felicità". Le storie narrate si intrecciano con un’umanità toccante, dove i personaggi – soprattutto le figure femminili come la nonna Ciccina – sono al contempo simboli di forza e custodi di un mondo arcaico. Cunsolo utilizza un linguaggio scorrevole, arricchito da immagini vivide e dettagli che permettono al lettore di immergersi nei luoghi e nei suoni del passato. In uno dei racconti iniziali, si può quasi sentire il canticchiare della nonna mentre avvolge fili di lana, o percepire il calore del focolare attorno a cui la famiglia si riunisce, nonostante la miseria. Con uno stile evocativo, l’autrice rende tangibili persino i dolori: l’assenza degli uomini mandati in guerra, i bambini che non sopravvivono alle avversità, le lotte quotidiane per garantire un minimo di dignità. Un altro pregio del libro è il modo in cui esplora temi universali come la famiglia, l’amore e il legame intergenerazionale. Le vicende si sviluppano intorno a piccole scene quotidiane che acquisiscono significato universale. Il matrimonio di Mena, per esempio, ci parla di un’epoca in cui le unioni erano decise più dai grandi che dai giovani, ma lo fa con una delicatezza che lascia trasparire anche la nascente intesa tra i due giovani sposi.
La scrittura di Cunsolo non è solo un omaggio a un passato ricco di valori semplici e genuini, ma è anche un invito a riflettere su quanto siano cambiati i tempi e le priorità. Gli oggetti quotidiani, come le "faruzze", diventano simboli di una cultura materiale scomparsa, e i piccoli gesti, come condividere il pane o aiutarsi nel bisogno, si trasformano in lezioni di vita per il lettore contemporaneo. Uno degli aspetti più commoventi del libro è la capacità di catturare la resilienza dei suoi personaggi. La nonna Ciccina, con la sua determinazione, rappresenta l’anima indomabile di un’intera generazione. Il lettore non può fare a meno di ammirare la sua forza, che emerge chiaramente in episodi come quello in cui affronta la perdita della figlia Mena o le difficoltà della ricostruzione familiare.
"Il filo spezzato" è una lettura consigliata a tutti coloro che vogliono immergersi in un mondo che, sebbene scomparso, ci parla ancora con forza e attualità. Grazie alla prosa emozionante e al sincero omaggio alle generazioni passate, questo libro si legge tutto d’un fiato e lascia un segno profondo, tanto che alla fine ci si trova a desiderare di sapere di più sulle vite dei protagonisti. Con uno stile accessibile ma profondamente toccante, Francesca Cunsolo si dimostra una scrittrice capace di narrare con grazia ed efficacia, guadagnandosi a pieno titolo un posto nel cuore dei lettori.
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