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Marzahn, Mon amour - Storie di una pedicure.

  • Immagine del redattore: Francesca Scuccia
    Francesca Scuccia
  • 31 ott 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Di Katja Oskamp

Informazioni

Autore: Katia Oskamp

Data di pubbl.: 2023

Casa Editrice: L'Orma editore

Genere: Narrativa

Traduttore: Rachele Salerno

Pagine: 130

Prezzo: € 16,00


Ci sono libri che sorprendono, che nascono da angoli dimenticati della nostra società e trasformano storie semplici in racconti potenti. "Marzahn, mon amour" di Katja Oskamp è uno di questi. Non è solo un romanzo, è una finestra su un mondo spesso trascurato, un pezzo di Berlino che raramente compare sulle guide turistiche, ma che pulsa di vita, di storie e di umanità.

La protagonista del romanzo è Katja, una scrittrice in crisi, non solo creativa, ma esistenziale. A 44 anni, si trova bloccata: la sua carriera letteraria è stagnante, la vita familiare monotona e senza più colori. Come tante persone in questa fase della vita, gli "anni di mezzo" (come li chiama lei stessa), sente di non avere più nulla da perdere e decide di fare un cambiamento radicale. Si iscrive a un corso per diventare estetista e finisce a lavorare come pedicure a Marzahn, un quartiere alla periferia di Berlino, un luogo spesso associato a palazzoni grigi e vite dimenticate.

Ma come ci dimostra Oskamp, Marzahn è tutto fuorché grigio. Le storie delle persone che si siedono sulla sua poltrona rosa per una pedicure diventano il cuore pulsante del romanzo. Con una delicatezza e un’ironia che affascinano, l’autrice ci porta dentro le vite di queste persone, spesso anziane, con i loro problemi, i loro sogni, le loro speranze e, soprattutto, le loro confessioni intime. Come lei stessa scrive: «La prima volta che si tolgono scarpe e calzini, tutti, nessuno escluso, mi chiedono scusa per i loro piedi».

Ogni capitolo del libro è dedicato a uno dei suoi clienti, e ognuno di loro ha una storia da raccontare. C’è la signora Frenzel, che affronta la vita con un sarcasmo invidiabile; il signor Hübner, che sembra trovare sempre un modo per scroccare aiuti dallo Stato; e poi Gerlinde Bonkat, una donna di 80 anni che è fuggita dalla Prussia durante la guerra, ma che ha sempre affrontato la vita con un’energia travolgente. Queste storie formano un mosaico umano, un ritratto della periferia che sorprende per la sua profondità e per la sua capacità di farci riflettere sulla nostra società.

Oltre ai personaggi, Marzahn stesso diventa protagonista del romanzo. Katja ci mostra come questo quartiere, spesso considerato un “deserto di cemento”, sia in realtà un luogo verde, con strade ampie e una comunità viva. I pregiudizi che circondano i Plattenbau, gli enormi complessi prefabbricati dell’ex Berlino Est, vengono messi in discussione. Come Oskamp ci racconta, Marzahn non è solo il simbolo della decadenza e della disoccupazione, ma anche un luogo di solidarietà, dove le persone, nonostante le difficoltà, trovano modi per vivere, sopravvivere e, a volte, persino prosperare.

Uno degli aspetti più affascinanti di "Marzahn, mon amour" è il modo in cui l’autrice utilizza il suo nuovo lavoro come strumento per riconnettersi con la vita e, in qualche modo, con sé stessa. Ogni cliente che si siede davanti a lei, con i suoi piedi maltrattati dalla vita, diventa una piccola finestra sul mondo. E mentre Katja si prende cura di loro, scoprendo dettagli intimi delle loro vite, è come se allo stesso tempo curasse una parte di sé che era rimasta trascurata.

Il libro è pieno di momenti toccanti, come quello in cui Katja riflette su quanto sia diventata "invisibile" al mondo, una qualità che, paradossalmente, le permette di vedere meglio gli altri: «Sei così invisibile da riuscire a specchiarti nei variopinti clienti che si susseguono sul trono rosa senza che nessuno se ne accorga». È questa invisibilità che le permette di cogliere i dettagli più preziosi, di entrare in contatto con le persone in un modo che pochi riescono a fare.

Oskamp riesce a trasformare le storie quotidiane di persone comuni in qualcosa di straordinario. Ci mostra che anche nei luoghi più grigi, anche nelle vite più ordinarie, ci sono storie che meritano di essere raccontate. "Marzahn, mon amour" è un romanzo che riesce a essere delicato e potente allo stesso tempo, che fa riflettere sulla vita, sulla società e su come spesso le cose più importanti si nascondano nei dettagli più piccoli.

In conclusione, se cerchi un libro che ti faccia vedere il mondo da una prospettiva diversa, che ti faccia ridere, riflettere e forse anche commuovere, "Marzahn, mon amour" è una scelta perfetta. Katja Oskamp ha creato un’opera che riesce a parlare di marginalità con leggerezza e profondità, unendo storie di vita a riflessioni esistenziali che toccano corde universali.

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