Di Giankarim De Caro
Informazioni
Autore: Giankarim De Caro
CE: Navarra Editore
Genere: narrativa
Pubblicazione: 2018
Prezzo: 10.00
Pagine: 151
Con Malavita, Giankarim De Caro offre un debutto narrativo che colpisce profondamente. Ambientato in una Palermo in declino, il romanzo ci catapulta nella severa realtà di una famiglia di donne costrette a combattere per sopravvivere in un universo dominato da pregiudizi, violenza e ipocrisia. Lucia e le sue tre figlie – Provvidenza, Pipina e Grazia – si destreggiano tra le tenebre della società siciliana del Novecento, dove la miseria e la marginalizzazione si trasformano in una prigione invisibile ma implacabile. La narrazione si sviluppa tra i primi decenni del Novecento e il secondo dopoguerra, intrecciando le esistenze delle protagoniste con eventi storici significativi, come la guerra e l’avvento del fascismo. Lucia, colpita da una bellezza che la rende oggetto dei desideri altrui, diventa l’innesco di una catena di privazioni e sottomissioni che coinvolge anche le sue figlie. Ognuna di loro affronta il proprio destino con un mix di vulnerabilità e determinazione, in un contesto dove il riscatto appare irraggiungibile, ma che Grazia si impegna a perseguire con fermezza. La narrazione si sofferma sui contrasti tra i mondi dei nobili palermitani – ipocriti e presuntuosi – e delle donne di strada, unite dalla necessità di sopravvivere. De Caro non propone redenzioni facili o eroi: i suoi uomini sono prepotenti, sfruttatori, emblema di una mentalità patriarcale che condanna e approfitta. Le donne, al contrario, incarnano una forza silenziosa, capace di resistere anche nelle circostanze più avverse. Uno degli aspetti più meritati di Malavita è lo stile narrativo di De Caro: semplice, diretto, ma straordinariamente evocativo. La scelta di utilizzare espressioni dialettali siciliane arricchisce il racconto di autenticità, anche se potrebbe risultare impegnativa per chi non conosce la lingua. Tuttavia, queste scelte linguistiche non ostacolano la comprensione generale, ma anzi amplificano l’atmosfera del romanzo, facendo sentire il lettore parte di quell’epoca e quei luoghi. La capacità dell’autore di affrontare temi delicati senza scivolare nella volgarità è uno dei segreti del successo del libro. Scene di violenza e sofferenza sono descritte con una sensibilità che non attenua la loro intensità, ma le rende accessibili e umane. Questo equilibrio consente al lettore di non sentirsi mai distante dai personaggi, vivendo insieme a loro ogni sofferenza e ogni piccola vittoria. Leggere Malavita significa intraprendere un viaggio emotivo travolgente, ricco di momenti di commozione e rabbia. Le storie di Lucia, Provvidenza, Pipina e Grazia non lasciano indifferenti: spingono a riflettere sulla condizione femminile, sulle ingiustizie sociali e sulla forza interiore necessaria per affrontare le avversità. Anche il finale, agrodolce ma coerente, lascia spazio alla riflessione, ricordandoci che il riscatto è spesso una conquista individuale e mai totale. Con questo romanzo, Giankarim De Caro propone una storia che emoziona e invita alla riflessione, ambientata in un contesto storico perfettamente ricostruito. Si tratta di un inno alla resilienza femminile, un ritratto di una società ingiusta, ma anche un tributo alla forza latente nelle donne che, nonostante tutto, continuano a combattere. Consigliato a chi è in cerca di una lettura coinvolgente, profonda e capace di lasciare un impatto.
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