La porta del tempo
- Francesca Scuccia
- 18 gen
- Tempo di lettura: 4 min
Di Luisa Colombo
Informazioni
Autore: Luisa Colombo
CE: PubMe (Milos)
Pubblicazione: 2023
Genere: Giallo
Pagine: 332
Prezzo: 17.00

Quando si chiude un capitolo importante, è inevitabile provare una certa malinconia. Con"La Porta del Tempo", Luisa Colombo ci regala un finale intenso e memorabile per la sua trilogia noir, confermandosi una narratrice capace di mescolare thriller, introspezione psicologica e un tocco di mistero. Pubblicato da PubMe (Milos) nel 2023, questo romanzo di 332 pagine affronta temi universali e dolorosi, arricchiti da una scrittura che sa come coinvolgere il lettore fino all’ultima riga.
La storia ruota attorno a una serie di vite apparentemente distanti, ma destinate a incrociarsi in modo inaspettato e travolgente. Da un lato, seguiamo le indagini della squadra omicidi di Milano, composta da Maia Parodi e Anika Miller, alle prese con il ritrovamento di una giovane donna indiana uccisa. Un sari blu, simbolo di un’origine sociale umile, è l’unico indizio, ma la determinazione di Maia la porterà a scoperte sorprendenti. Dall’altro, incontriamo Ambra e Mègan, amiche d’infanzia unite da un legame profondo ma segnato dal dolore. La vita di Mègan, travolta da un amore sbagliato e da un matrimonio tossico in Pakistan, si intreccia con il dono speciale di Ambra, che riesce a percepire eventi futuri attraverso visioni inquietanti. Quando Mègan sparisce, Ambra non si ferma davanti a nulla per ritrovarla, affrontando paure e segreti nascosti in un bosco che sembra pulsare di energie oscure. Le vicende si muovono tra realtà e soprannaturale, trascinando il lettore in un vortice emotivo in cui ogni personaggio deve fare i conti con i propri demoni interiori e le ferite del passato. Colombo, con maestria, ci porta fino al confine tra luce e ombra, lasciandoci con una rivelazione finale che colpisce come un fulmine a ciel sereno.
Uno dei punti di forza del romanzo è senza dubbio la sua coralità: ogni donna rappresenta una voce unica, ma tutte condividono un percorso di lotta e resilienza. Maia è il simbolo del coraggio e della determinazione, un’ispettore che sacrifica tutto per la verità, anche se questo significa mettere in gioco la propria sanità mentale. Anika, invece, si confronta con il senso di colpa per aver dato priorità alla carriera rispetto alla famiglia, incarnando il dilemma di tante donne contemporanee. Ambra e Mègan sono le figure più complesse e toccanti. La prima, fragile e tormentata, trova forza nel suo dono misterioso e nella volontà di salvare l’amica; la seconda, vittima di un amore malato, ci ricorda la drammatica realtà della violenza di genere, raccontata con grande sensibilità da Colombo. Non mancano inoltre personaggi secondari, come Naisha e sua madre Deepti, che aggiungono ulteriori strati al romanzo, affrontando temi come lo stalking, il patriarcato e il senso di appartenenza culturale. Colombo non si limita a narrare eventi, ma esplora le sfumature dell’animo umano. Le sue protagoniste non sono eroine impeccabili, ma donne reali, piene di contraddizioni, paure e desideri. Questo le rende straordinariamente vicine al lettore, capace di immedesimarsi nelle loro sofferenze e nei loro momenti di rinascita.
Uno degli aspetti più affascinanti del romanzo è l’atmosfera cupa e suggestiva che avvolge ogni pagina. Dai boschi impregnati di mistero alle fredde periferie milanesi, ogni ambientazione è descritta con cura, quasi a diventare un personaggio a sé. Colombo ha una capacità unica di trasmettere sensazioni attraverso le parole: il lettore si sente immerso nel buio, nella pioggia sottile, nei silenzi che pesano più di mille parole. Lo stile dell’autrice è deciso e magnetico, con una scrittura che alterna momenti di grande intensità emotiva a descrizioni più delicate e poetiche. Nonostante la complessità dei temi trattati, il linguaggio rimane accessibile e diretto, rendendo il romanzo scorrevole e avvincente. Un piccolo appunto potrebbe essere rivolto a qualche descrizione eccessivamente prolissa che, in alcuni momenti, rallenta il ritmo della narrazione. Tuttavia, questo non toglie nulla alla qualità complessiva dell’opera, che si distingue per la sua profondità e la capacità di mantenere alta la tensione dall’inizio alla fine.
"La Porta del Tempo" non è solo un thriller. È una storia che parla di donne, di dolore e di speranza. Colombo affronta temi delicati come la violenza sulle donne, il maschilismo, lo stalking e la depressione, ma lo fa con rispetto e sensibilità, evitando sensazionalismi gratuiti. Allo stesso tempo, il romanzo ci ricorda il potere della solidarietà femminile, capace di trasformare fragilità in forza e paura in coraggio. Per chi ama i thriller psicologici con un pizzico di paranormale, per chi cerca una storia che intrattenga ma faccia anche riflettere, "La Porta del Tempo" è una lettura imprescindibile. Anche se chiude una trilogia, può essere apprezzato come opera autonoma, grazie alla maestria dell’autrice nel fornire al lettore tutti gli elementi necessari per immergersi nella trama. Con questo romanzo, Luisa Colombo conferma il suo talento nel raccontare storie che lasciano il segno, intrecciando vite e destini in una narrazione che colpisce al cuore. Se non l’avete ancora letto, correte a farlo: "La Porta del Tempo" vi catturerà e vi lascerà con il desiderio di esplorare ancora il mondo creato da questa straordinaria autrice.
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