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Immagine del redattoreFrancesca Scuccia

L'ultima notte della nostra vita

Romanzo di Adam Silvera

Informazioni

Autore: Adam Silvera

Genere: avventura

Pubblicazione: 2017

Pagine: 345

Prezzo: 16.00


E se sapeste il giorno della vostra morte, come vivreste le ultime ore che vi restano sulle terra? Ecco l’esperimento che ha deciso di portare avanti Adam Silvera.


In un universo parallelo, il giorno della propria morte ogni persona riceve una telefonata. L’assistente pagata per questo avverte il mal capitato che quelle sono le ultime ore che potrà vivere, e consiglia lui di godersele fino in fondo. Non tutti, però, decidono di trascorrere il proprio ultimo giorno nella stessa maniera, perché spesso i sentimenti e le emozioni fanno da capolinea. La storia si concentra su due ragazzi molto diversi tra loro, Mateo e Rufus, prossimi alla maggiore età, alla quale però non arriveranno mai. Si conoscono grazie ad un’app di incontri, per il proprio ultimo giorno, per persone sole. I due, tra qualche dubbio e timore, sin dalle prime luci dell’alba cominciano a condividere quelle che saranno le loro ultime ore.


In questo modo è possibile divorare pagina dopo pagina il romanzo, perché i due adolescenti cercano di godere di tutto nell’arco di quelle poche ore. È il cuore pulsante della vita di ognuno di noi: “Posso farlo domani”, “Aspetto che si faccia viva l’altra persona”, “Oggi non mi va”. Sono tutte frasi che ripetiamo quotidianamente senza nemmeno renderci conto del tempo che passa e scorre inesorabilmente. I due ragazzi ci danno l’opportunità di vedere quante esperienze si possono fare, quante persone si possono incontrare e quanti amori potremmo far sbocciare laddove oggi probabilmente nemmeno guardiamo.


Nell’ottica di queste ventiquattro ore (o poco meno) crolla tutto ciò che di materiale ci circonda, dai soldi, alla propria abitazione, la bicicletta, i cellulari, perché cosa diventa davvero importante in quei momenti? Arricchire la propria tasca o la propria anima?


L’autore, inoltre, ha intrecciato con i vari capitoli anche spezzoni di storie di altri personaggi, ed anche in questi casi ci si può render conto come tuti cercano di scappare dalla morte, di capire quale potrebbe essere la causa, di recuperare amori lasciati in balìa dell’orgoglio. Una ragazza in particolare aveva passato il suo Ultimo Giorno lavorando, perché finalmente aveva avuto l’opportunità di fare un’importantissima intervista; poche ore dopo, quando aveva capito a quale triste destino andasse in contro, l’unica cosa che voleva, era rivedere il suo ex amore, di cui forse… probabilmente era ancora innamorata.


Per quanto riguarda la forma non è il massimo; poteva esser scritto meglio, e probabilmente anche strutturarlo in modo diverso, ma capisco la scelta di uno scheletro così suddiviso, perché i due ragazzi hanno due vite differenti tra loro, quindi un duplice punto di vista è forse la scelta più opportuna.


Il finale mi ha lasciata con l’amaro in bocca… Sin dall’inizio si sa che i due ragazzi sono destinati a morire, ma godono di talmente tante emozioni che forse un po’ di speranza si cela per tutto lo scorrere del racconto.


Questo romanzo dà l’opportunità di riflettere su quanto la vita sia breve e fugace, di come il tempo non aspetti nessuno, di quante cose si potrebbero fare se non ci facessimo inghiottire dalle paure e dalla noia. I valori e i sentimenti diventano un tratto distintivo di ciò che caratterizzare l’Ultimo Giorno di Mateo e Rufus.


“Non mi sono mai sentito più vivo di oggi” dice uno all’altro, a poche ore dalla sua fine. Non è un romanzo: è pura realtà. Riuscire a prendere tutto ciò che è possibile e che si è tralasciato nell’arco della propria vita per i motivi più futili e disparati.

Questo romanzo insegna che bisogna apprezzare la vita e tutti coloro che ne fanno parte; avere coraggio, rischiare, respirare e vivere, vivere davvero! Perché vivere è molto diverso dal sopravvivere.




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