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Cambiare

di Ama Ata Aidoo

Informazioni

- Autore: Ama Ata Aidoo

- Traduttore: Sara Amorosini

- Casa editrice: Mondadori

- Genere: Narrativa contemporanea

- Pubblicazione: 1991 - 2022

- Prezzo: 14.00

- Pagine: 208


In un’ epoca dove la globalizzazione sembra aver messo i piedi in qualsiasi angolo delle nostre vite e delle nostre culture, avvicinarsi a una società totalmente differente alle volte è difficile, se non addirittura impossibile, tanto da non comprendere fino in fondo quella che è “questa nuova mentalità”.


È ciò che mi è accaduto leggendo “Cambiare” di Ama Ata Aidoo. Studiosa, poetessa, drammaturga è stata una delle prime della sua generazione a laurearsi alla University of Ghana e la prima drammaturga africana a essere pubblicata nel 1965.


Con ogni probabilità, Cambiare nasce da un percorso così intenso, lungo e importante, che possiamo comunemente chiamare “carriera”, a cui Aidoo è stata fedele, in un mondo dove l’unica realtà è la maternità con un marito.


E l’autrice scrive proprio di questo: che ruolo ha la donna africana e fino a dove può spingersi? Racconta, infatti, di Esi, giovane donna del Ghana che, nonostante abbia una figlia e un marito, non permette mai che il suo lavoro venga messo al secondo posto. Questo, assieme a tutta una serie di concause (tra cui la violenza fisica), la porterà a prendere una decisione drastica e non condivisa dalla maggior parte del suo popolo: il divorzio!


Da questo momento in poi, inizia tutta una colorata descrizione di un mondo che vive di pari passi con tradizioni anche molto antiche, dove gli anziani non riescono ad accettare quella che viene chiamata “la mentalità dei bianchi”, rimproverano Esi per aver cercato troppa indipendenza e le ricordano come una vera donna debba comportarsi.


In tutto questo intreccio di rimproveri, il lettore ha la possibilità di assistere chiaramente a quelle conversazioni e capire le dinamiche della loro cultura, a noi totalmente sconosciute. Come se tutto ciò non fosse sufficiente a ritagliare il quadro culturale delle varie popolazioni africane, vi è narrata una seconda parte ancora più dettagliata.


Con il tempo, infatti, Esi si abbandona all’amore di un altro uomo, Ali, musulmano in carriera e molto prestante. È grazie a questo espediente che l’autrice ha l’opportunità di mostrare le dinamiche relative alla coppia, alla seconda moglie, al prestigio dell’uomo e ai doveri della donna, e a come le famiglie “contrattano” la propria figlia con colui che la vuole sposare.


Credere che questo romanzo sia una semplice storia d’amore è totalmente errato. L’autrice si serve sicuramente del romance, ma non ne fa la questione centrale. Senza calcare troppo la mano è possibile ritrovarsi alla fine della lettura con una sorta di testimonianza di una civiltà diversa da quella in cui si vive. Leggere questo romanzo è come fare un viaggio in zone distanti, geograficamente e culturalmente, dalle proprie, e tornare con tutta un’altra idea su ciò che si è visto.


Altro tema fondamentale è senz’altro quello della donna e di quanto debba lottare per costruire la sua vita. Ciò, come Cambiare bada bene a sottolineare, non significa che c’è una vittoria per la lei, perché non potrà mai essere totalmente indipendente, avere del prestigio personale o qualcosa in più di suo marito (come ad esempio un’automobile per recarsi sul posto di lavoro): la donna è donna, e resta tale.


Se vuole lavorare, che ben venga, ma che non dimentichi quali sono i suoi doveri famigliari.


Come scrive Ngugi wa Thiong’o per il “NewAfrican”: “Ama Ata Aidoo si rivolge all’umanità e al mondo ma lo fa inderogabilmente attraverso l’Africa. Dedizione e difesa dell’Africa però non hanno mai significato condiscendenza. La sua dedizione verso il continente è frutto di un amore severo: Aidoo riesce a vederne la bellezza perché riesce anche a vederne chiaramente i difetti”, ed è sicuramente il nocciolo della battaglia di Aidoo, che personalmente si è ritrovata ad essere donna e a fare carriera in un popolo ancora troppo rigido.


In poco più di duecento pagine e con una scrittura facile e scorrevole, è possibile fare un viaggio nelle calde terre del Ghana, entrare nelle loro case, sentire i loro discorsi e prender parte alle loro tradizioni esplorandone la cultura. Non ritornerete giudicanti, ma comprensivi… e probabilmente, a tratti affascinati.

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