Di Sandra Vezzani
Informazioni
Autore: Sandra Vezzani
CE: Aletti Editore
Genere: raccolta poetica
Pubblicazione: 2022
Pagine: 76
Prezzo: 10.00
La raccolta di poesie di Sandra Vezzani, introdotta con delicatezza e profondità dalla prefazione di Hafez Haidar, è un viaggio interiore che scorre come un filo invisibile tra l'azzurro del cielo e del mare. Ogni poesia appare come una riflessione sulla vita, sull’amore e sulla ricerca di sé stessi, in cui la Vezzani esplora i sentimenti più intimi e complessi che abitano l’animo umano. La prefazione traccia una visione di Sandra come una viaggiatrice che, pur attraversando le difficoltà dell’esistenza, trova nel mare e nel cielo una tregua, un luogo di pace dove può ascoltare il proprio cuore. Questa metafora si riflette nella struttura stessa della raccolta, che diventa un percorso in cui si mescolano la tranquillità della natura e la turbolenza dei sentimenti.
Una delle poesie citate nella prefazione, “L’azzurro sopra”, rappresenta con precisione questa tensione tra il mondo esterno e l’interiorità. Il mare e la barca, che lentamente scompare all’orizzonte, simboleggiano il viaggio della vita, fatto di momenti di smarrimento e di ritorni alla calma. La sabbia che offre riposo ai cani abbandonati diventa un’immagine struggente di rifugio e sollievo in un mondo spesso ostile. Qui Vezzani sembra volerci ricordare che, nonostante le sfide, esiste sempre uno spazio di serenità in cui è possibile ritrovare sé stessi.
L’amore è un tema centrale nella raccolta, e viene trattato con sfumature che spaziano dall’estasi alla delusione. Nell’introduzione, l’autrice descrive l’amore come un viaggio tra il cuore e le stelle, una sinfonia da comporre con i palpiti del cuore. Tuttavia, come emerge nella poesia "Addio", l’amore può trasformarsi in una notte senza fine quando viene spezzato. La poetessa evoca immagini potenti, come il cappotto che diventa troppo piccolo e le tasche bucate, simboli di un sentimento che si svuota e si logora. Le stelle che frusciano piano nel cielo, mentre lei ascolta seduta nel ciglio, sono il riflesso di un amore perduto, che tuttavia lascia tracce di bellezza e di sogno. Questa dualità, tra l’incanto e il dolore, rende le poesie di Vezzani intense e autentiche.
La raccolta non si limita a riflessioni sull’amore, ma tocca anche temi più esistenziali e universali. Nella poesia "Facce", Vezzani esplora il concetto di identità e maschere sociali. Le "tante facce" che l’autrice ha portato durante la sua vita rappresentano la necessità di adattarsi alle circostanze, di nascondere il vero volto dietro la facciata che la società richiede. La città che la copre di asfalto diventa un simbolo di oppressione e alienazione, mentre il colletto di pizzo bianco al collo suggerisce un’innocenza perduta. Qui emerge una critica sottile alle dinamiche sociali, in cui la libertà personale viene soffocata da obblighi e ruoli imposti.
Il tema del viaggio, sia fisico che interiore, è un filo conduttore nelle poesie presentate, dove il paesaggio naturale diventa una metafora per esplorare le emozioni, i ricordi e le relazioni umane. Il mare, ad esempio, è spesso presente, come in Barca lontana, dove una barca scompare all'orizzonte e lascia dietro di sé solo il rumore della sabbia e del vento africano, che profuma e racconta il passaggio del tempo. Questo rimanda all'idea di un rifugio interiore, un corpo che non si lascia inchiodare dai rimpianti, ma si apre a nuovi sentieri mentali, cercando "l’azzurro sopra".
In Addio, l’amore sognato si confronta con una realtà dolorosa, dove i ricordi si intrecciano con la nostalgia di una giovinezza passata. Qui, il cielo e le stelle diventano compagni di solitudine e di riflessione, un ritorno al sé mentre "le mani dentro le tasche bucate" sembrano suggerire la perdita e l'incompiutezza di una vita vissuta intensamente, ma mai del tutto compresa.
La natura è protagonista anche in Alberi, dove si evidenzia la forza di queste creature resistenti, costrette a fuggire dal vento ma sempre radicate alla terra, in un equilibrio precario tra fragilità e resistenza. La stessa precarietà la troviamo in Attesa, dove il vuoto diventa un luogo di riflessione sul tempo che passa e sul ritorno inevitabile di momenti ciclici come la Pasqua, che “scoperchierà il torsolo di morte” dal sudario, un’immagine forte di rinascita e di speranza.
In Autunno, il cuore si agita, richiamando una stagione che si colora di gialli, mentre il mare perde la sua fertilità. Le dune, in lontananza, simboleggiano lo sguardo che lentamente si spegne, mentre la natura si prepara a una morte simbolica, preludio di una rinascita futura.
Il viaggio, come percorso di scoperta e trasformazione, attraversa queste poesie, culminando nell’immagine di un cammino verso il cielo, dove ogni tappa rivela una verità nascosta. Il tempo non è lineare, ma si intreccia con ricordi e speranze, come in Frammenti, dove la memoria e la nostalgia sono incastonate in un silenzio che parla, creando un collegamento profondo con le ombre del passato. Questi elementi si fondono in un viaggio interiore, alla ricerca di un equilibrio tra il caos esterno e la pace interiore.
Tutti questi frammenti poetici dipingono una visione del mondo fatta di contrasti, in cui la bellezza si intreccia alla sofferenza, e il paesaggio naturale si fa specchio dell’anima, invitandoci a riflettere sulla nostra connessione con l’universo e con gli altri.
L’introduzione dell’autrice fornisce un quadro di grande rilevanza per comprendere il contesto in cui queste poesie sono nate. Vezzani racconta come la scrittura sia stata per lei una forma di scoperta, un processo che ha permesso di far dialogare la parte più istintiva e sofferta di sé con quella cognitiva e razionale. La pandemia e il lockdown sono citati come momenti di sospensione e riflessione, durante i quali la poetessa ha trovato il tempo per fermarsi e scrivere. Questo periodo, vissuto nell’isola di Procida, ha fatto fiorire in lei una poesia che Vezzani definisce “una fioritura”, un giardino dei pensieri in cui i semi del passato possono finalmente sbocciare.
La raccolta di Sandra Vezzani si distingue per la sua capacità di esplorare i sentimenti umani con sincerità e profondità. Le poesie, pur diverse tra loro, formano un racconto unitario e coerente, che oscilla tra luce e ombra, tra gioia e dolore, portando il lettore a riflettere sulla vita, sull’amore e sulla propria identità. Una lettura che invita a guardare oltre, a cercare quell'azzurro sopra di noi.
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