Di Felicia Kingsley
Informazioni
Autore: Felicia Kingsley
Genere: Romanzo contemporaneo
Pubblicazione: 2019
Pagine: 352
Prezzo: 3.90

Sto scrivendo questa recensione a caldo, perché ho finito di leggerlo esattamente tre ore fa. Solitamente prendo qualche giorno per assimilare e rielaborare il tutto, così da essere un po’ più oggettiva, ma oggi non mi va, e presto capirete perché.
Due cuori in affitto di Felicia Kingsley. L’autrice italianissima, tengo a sottolinearlo, conta già più di sedici pubblicazioni, la maggior parte delle quali comprendono questi romanzetti leggeri e molto romance. Quello che ho letto io racconta di due ragazzi, Blake e Summer, che con i rispettivi compagni si recano in una villa negli Hamptons. In realtà non esiste nessun gruppo vacanza; semplicemente, a causa di un errore del tutto fortuito, le due coppie si ritrovano sul luogo all’insaputa reciproca, e sin da subito mostrano senza esitazione le proprie antipatie.
Da questo momento in poi si apre tutta una storia che non può non andare di pari passo con le professioni lavorative di ogni personaggio. Per inciso, dirò solo che Blake è un famoso scrittore e Summer l’assistente dello showrunner di una serie TV firmata Hollywood. Per circostanze che sarete voi stessi a scoprire, i due giovani vengono “abbandonati” dai rispettivi partner, quindi si ritrovano a far i conti l’uno con il carattere dell’altra, e viceversa.
Una bella sfida, senza dubbio. Non serve un terno al lotto per capire che tra i due nascerà una storia d’amore e sesso, ma devo dare credito alle soluzioni narrative che sono state adottate. Queste, infatti, hanno la capacità di rendere una trama semplice e a tratti scontata, abbastanza intrigante e piena si suspense. Non mancano i colpi di scena, i sorrisi amari e gli occhi a cuoricino (chiaramente parlo per gli amanti del genere rosa), e ciò è molto importante quando si lavorare in una cornice più che commerciale.
Un tema che mi ha decisamente colpita è quello relativo alla posizione della donna (non fraintendetemi, niente di esageratamente filosofico), in quanto viene fatta una netta distinzione tra l’indipendenza che una donna ha e la gentilezza che la persona al suo fianco può donarle. Dividere il conto, mettere al primo posto sempre e solo il lavoro, non cedere alle sue avance, non accompagnarla in quelli che sono per lei incontri importanti può sicuramente denotare il temperamento sicuro e determinato di Summer, che senza troppi tentennamenti può farcela anche da sola. Dall’altra parte, però, ci viene presentata una Summer diversa, un po’ timida e insicura, che arrossisce se qualcuno le apre la portiera della macchina, la invita a una cena a sorpresa, la riempie di attenzioni, la ascolta e la aiuta quando ne ha di bisogno.
L’autrice, a mio parere, ha sensibilmente calcato la mano su queste differenze presentando, dapprima una ragazza che cerca di farcela sempre da sola perché in quanto donna devi saper stare all’altezza del mondo e di tutti (anche di chi ti sta al fianco, paradossalmente), mentre successivamente scopre il suo lato più nascosto, ossia quello che solo chi ama davvero riesce a proteggere. Non si tratta di poco femminismo, anche perché parliamo di situazioni quotidiane veramente banali. Si tratta di gentilezza, presenza, affetto; spiega il concetto di “esserci”, o quantomeno provarci! Una donna può fare tutto da sola: guidare per lunghi tragitti, andare a riunioni o feste, svolgere cento compiti, rispettare scadenze, avere ambizioni e raggiungerle; può fermarsi in un McDrive o in uno stellato e prendere ciò che il suo stomaco reclama, può gestire l’economia di una casa e il proprio stipendio, può comprare ciò che più desidera e pagare le bollette in totale autonomia; può andare in vacanza o decidere di restare a casa in pantofole a guardare un film… Tutto! Ma se al suo fianco c’è qualcuno che ha piacere a starle vicino e sostenerla, ridendo, scherzando e condividendo, il senso del dovere diventa piacere, e il carico in due diventa più leggero, soprattutto in un mondo dove anche semplici incontri dilettevoli diventano competizione per la carriera e la presenza più prestigiosa. Non si tratta di accettazione o approvazione, semplicemente di: “Che palle da sola! Vengo io con te!” o “Mi importa ciò che fai!”.
Concludo questo breve pensiero lasciando tre stelle su cinque al romanzo. Le mie stelline non riguardano la tecnica narrativa o il sottile messaggio che ne ho ricavato, piuttosto la trama che non è nulla di particolare. Bad boy e brava ragazza? Ragazzo problematico con l’istinto più dominante della ragione? Ragazza acqua e sapone che cerca di arrivare in alto con la sola forza della sua passione? Ecco, è il romanzo che fa per voi! …E ovviamente anche per me!
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