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Immagine del redattoreFrancesca Scuccia

Fabbricante di lacrime

Aggiornamento: 28 lug 2023

Romanzo di Erin Doom.


Informazioni

Autore: Erin Doom

Genere: narrativa

Data di pubblicazione: 2021

Pagine: 665

Prezzo: 15.90


Vorrei partire dal presupposto che ho letto questo libro in ventiquattro ore, nonostante conti la bellezza di 665 pagine. Non lo dico per modestia o bravura, ma per aprire un commento concreto sul contenuto e la forma del romanzo.


“Fabbricante di lacrime”, un titolo strano, dal quale non è facile intuire la trama. Lo stesso titolo, però, alla fine si rivela perfetto per questo racconto. Nica, una ragazzina che vive quasi da sempre al Grave, un orfanotrofio, viene finalmente e miracolosamente adottata da una coppia di coniugi con un segreto molto doloroso alle spalle. Quel giorno, però, anche un altro ragazzo fa di tutto per mettersi in mostra e farsi adottare, Rigel. La sua missione va a buon fine, ma tutto entra nel caos generale, perché tra lui e Nica non scorre buon sangue.


Ecco, dunque, che il racconto comincia veloce, dinamico, senza interruzioni, nonostante si tratti della fase di apertura. Tutto sembra ruotare attorno a Nica: il Grave, i ragazzi, la nuova casa, la nuova scuola, il sentirsi confusi, il pre-affidamento. In questa cornice di sentimenti negativi e paure continue di essere nuovamente abbandonata, il lettore viene catturato da un turbine di domande, curiosità e colpi di scena che non permettono di posare il libro nemmeno un secondo!


Si viene risucchiati in una lettura che non lascia scampo, né di prevedere il continuo né di annoiarsi. Subentrano temi importanti, quali il passato dei ragazzi prima del Grave, la permanenza in quell’orfanotrofio, i traumi che si portano dentro, i caratteri e i comportamenti apparentemente assurdi, l’amore della nuova famiglia.


Non si esclude il fatto che ci siano molti clichè e che i personaggi siano costruiti in modo commerciale (Nica, dolce e carina, incompresa e alle volte stramba. Rigel, bello ed enigmatico, forte e dominatore), ma la bravura di questo romanzo risiede perfettamente nell’intreccio della trama e nella modalità di scrittura. Si resta emozionati, con l’ausilio anche di qualche lacrima, quando tutto sembra precipitare nell’oblio, quando la disperazione di quella che doveva essere una famigliola finalmente felice prende il sopravvento. Ci si rincuora man mano che Rigel scopre il suo vero essere, che in fondo non è così cattivo, e Nica esce quella forza che forse nemmeno lei sapeva di avere.


È un romanzo da divorare, non lo nego, e probabilmente non lo consiglierei semplicemente agli adolescenti, perché certe tematiche, purtroppo, toccano anche ragazzi più grandi ed adulti. Il capire, guardare con i propri occhi, quanto sia difficile amare una persona corazzata, è lo scopo del romanzo. Ammettere, senza troppa ipocrisia, che se l’altra persona non ne dà modo, diventa una lotta contro il nulla. Imparare ad amare è difficile tanto quanto imparare ad essere amati, al lasciarsi andare, a mostrare i propri punti deboli e a fidarsi. Un gioco quasi contorto, dove alle volte ci si sente immeritevoli di ricevere amore, così tanto da allontanare anche chi si avvicina con quell’unica motivazione, convincendosi di odiare, di non amare e facendo soltanto del male gratuito per allontanare quella minaccia. Quel male, però, Fabbricante di lacrime, lo fa ritornare subito indietro, colpendo in modo più forte chi l’ha commesso. Chi allontana il bene per paura di soffrire, non farà altro che allargare ancora di più quella ferita che, forse, qualcun altro potrebbe farla guarire perché possiede i giusti cerotti.




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